L’alienazione genitoriale: un lutto per genitori e figli da non accettare mai

L’alienazione genitoriale è sicuramente un disturbo relazionale e andrebbe indagato caso per caso per definirne le circostanze oltre alle modalità che l’ hanno determinata come ad esempio la personalità dei membri della famiglia, il tipo di conflittualità familiare, la loro storia ed il tipo di legame stabilito fino a quel momento tra i membri della famiglia per arrivare a definirne la gravità. Tuttavia è corretto definirlo anche un Abuso nel momento in cui il ruolo del genitore alienante si presenta in molti casi così incisivo e spietato nei confronti dell’altro da diventare l’elemento primario e determinante un grado di alienazione parentale molto grave caratterizzato da un totale rifiuto da parte del figlio dell’altro genitore.

Oltre ai danni permanenti che un figlio può ricevere durante l’età evolutiva nell’essere privato dell’altro genitore, nel privarsi di conseguenza di tale fondamentale figura di riferimento e nel fare i conti con il dolore conseguente a tale distacco sia per il figlio che per il padre /madre alienati dobbiamo considerare tale separazione, anche se apparentemente voluta dal figlio che si avvicina con determinazione all’altro genitore preso da un rancore convinto e manifesto, come una perdita o meglio come un lutto vero e proprio che coinvolge entrambi.

Come di fronte alla morte di una persona cara, l’allontanamento di un figlio da un genitore e di quest’ultimo dal proprio figlio passa inesorabilmente per tutte le fasi del lutto che andranno a confondersi l’una con l’altra in un susseguirsi di stati d’animo contrastanti e convulsi, tranne però che per l’ultima fase quella dell’accettazione.Nè il figlio né il genitore alienato infatti accetteranno mai quel distacco.Il processo sarà lungo e doloroso.

All’inizio del processo, il figlio viene convinto dal genitore alienante con tutti i mezzi possibili in suo possesso che l’altro debba essere eliminato. Come prima reazione quel bambino o adolescente rifiuta l’idea di avere un papà o una mamma sbagliati e dannosi. Prova rabbia, confusione, incredulità.Poi la ossessiva manipolazione del genitore alienante lo convince della evidenza delle colpe di cui viene accusato l’altro genitore, addirittura di ciò che non è mai e poi mai accaduto. Senza che se ne accorga quel bambino/adolescente viene così condizionato nel convincersi che l’unica scelta da fare sia quella di punire il genitore colpevole e di eliminarlo dalla propria vita. L’approvazione del genitore condizionante gli fa pensare ancora di più che la sua scelta sia la migliore, che le ragioni sottostanti la sua decisione siano le più giuste e che il rifiuto sia l’unica strada percorribile.Ma quella rabbia che ha provato all’inizio del processo di Alienazione non lo abbandona neanche in seguito e questa rabbia associata al forte bisogno affettivo del genitore allontanato con il passare del tempo può arrivare a livelli tali da fargli definitivamente decidere di annullarlo e negarlo una volta per tutte.

Questo processo interiore deve essere ben chiaro sopra tutto ai genitori alienati che non sanno come comportarsi, che sentono un dolore continuo ed insopportabile per aver perso un figlio senza averne compreso il motivo e che hanno sperimentato e continuano a sperimentare un insopportabile senso di impotenza.

Raccogliendo le storie di molti genitori alienati e rifiutati emerge spesso un rapporto con il figlio precedente a quel distacco incomprensibile, come tutt’altro che pieno di ostilità. Viene descritto un rapporto passato invece molto positivo senza mai aver ricevuto segni di un eventuale odio o potenziale ribaltamento della situazione.E proprio questo sarà il punto di forza del genitore rifiutato e cioè la totale assenza di una vera e reale motivazione che lo possa aver reso così colpevole da essere cancellato in alcuni casi addirittura dalla memoria del passato o reo di fatti gravi in verità mai compiuti veramente.

Lo scopo del genitore alienante è proprio quello di far si che, l’altro genitore, alienato e rifiutato, preso dalla rabbia e dallo sfinimento arrivi a rifiutare lui stesso il figlio ingrato e crudele. Questo non dovrebbe mai accadere, non solo perché si avallerebbero le numerose menzogne cosparse sul genitore eliminato ma si priverebbe il figlio di una figura di riferimento di cui nel suo profondo ne ha un bisogno estremo.

Siamo stati anche noi bambini ed adolescenti e uno dei fattori che ci ha reso degli adulti più forti e maturi sono stati tutti quei rimproveri, limitazioni o punizioni da parte dei nostri genitori che, in quel momento ci sembravano ingiusti ed inutili ma che invece facevano da tassello per costruire la nostra personalità. Come noi anche i nostri figli hanno bisogno di figure autorevoli che contribuiscano al loro essere forte ed equilibrato e non hanno bisogno di persone che, prive di un sé valido ed equilibrato gli insegnino solo l’arte della manipolazione e della mistificazione.E se l’insegnamento che hanno ricevuto in modo più forte è stato il ribellarsi a regole e rispetto è facile aspettarsi che un domani si rivolteranno anche nei confronti di chi è stato il genitore migliore che offriva effimere chimere di libertà e successo.

Figli e Genitori non si possono scegliere, possono solo confrontarsi e scontrarsi se necessario nella consapevolezza che mai nessuno potrà recidere veramente quel legame di sangue di cui entrambi hanno bisogno costituendo parte integrante la propria identità e la capacità d volere e di volersi bene.

Dottssa Stefania Jade Trucchi

 

20 Comments

  1. adele megha

    buonasera, ho letto cio’ che lei ha scritto su questo conflittuale rapporto figli-genitori e trovo purtroppo molte argomenti in comune a cio’ che sta succedende al mio compagno con le sue figlie addolescenti. le chiedo la cortesia di indicarmi se per ‘far rendere conto’ le adorate figlie sia consigliabile far leggere loro qualcosa a proposito della sindrome PAS ed eventualmente cosa dato che la madre non permette loro di andare in terapia come invece sta facendo il padre da mesi.
    la ringrazio e le faccio i complimenti per la chiarezza con cui tratta questi delicati argomenti, buon anno 2017. Adele

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buonasera, la ringrazio per i complimenti e auguro anche a lei un anno sereno!
      Consiglierei di non far leggere nulla sull’argomento alle figlie del suo compagno. Dica a lui di essere un papa’ presente senza essere colpevolizzante ne’ nei loro confronti ne’ nei confronti della loro madre. Dimostrarsi sereno, disponibile ed equilibrato nel tempo potrebbe aiutare le ragazze a dissociarsi da conflitti inutili e sciocchi rancori della mamma nei confronti del padre. I figli hanno bisogno di tranquillita’ e di sentire che possono contare su qualcuno di equilibrato. L’importante e’ cercare di fare il proprio meglio con tutto l’amore che si ha dentro. Se poi questo non venisse accolto, non e’ detto che cio’ non porti i suoi frutti nel futuro. Lo auguro a lei, al suo compagno e alle due ragazze

      • adele megha

        Grazie infinite per la sua risposta. In effetti e’ quello l’atteggiamento che il mio compagno sta cercando di mettere in pratica con mille difficolta’ perche’ sempre e comunque frainteso e deriso.
        Le chiedo se tra le sue pubblicazioni ce ne sia una specifica che tratti il rapporto genitori-figli.
        La saluto cordialmente.

  2. nadia

    Sono una mamma alienata
    mia figlia deve fare 17 anni e da circa due mesi è andata a stare dal padre (per modo di dire)
    da quando si è trasferita ha una libertà che nemmeno una ventenne ha: va tutti i giorni dal fidanzato (3 mesi di fidanzamento). Esce praticamente quasi tutte le sere. Il padre spesso va a cena fuori con lei e il fidanzato. Sono impotente di fronte a tale libertà che contesto con tutte le mie forze. La chiamo in continuazione e sottolineo il mio disappunto. La prego di darmi un consiglio: la mia paura più grande non è che non torni più da me, ma degli errori che potrebbe fare e che le rovineranno la vita: non ha regole, non ha orari e non ha rispetto. Mi tratta come se io non avessi nemmeno il diritto di contestare.
    Non so cosa fare, legalmente è una battaglia persa: tra un anno è maggiorenne.
    attendo un suo riscontro.
    la ringrazio per avermi ascoltata e la saluto cordialmente
    Nadia

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Gentile Signora, io credo che in sua figlia si stiano intrecciando dinamiche tipiche dell’adolescenza ed altre dipendenti dal fatto che lei e il papa’ siete separati. I giovani sono furbi, sfruttano il piu’ possibile tutte le situazioni per fare cio’ che li fa stare meglio, comprese le persone che concedano a loro maggiore liberta’. Purtroppo non si puo’ fare molto ma il mio consiglio e’ quello di continuare ad essere il genitore che da’ le regole. I figli di fronte alle norme educative protestano e si lamentano, ma saranno proprio le regole ad comporre le fondamenta della loro personalita’ adulta. Sia una mamma autorevole ma non autoritaria, non oppressiva e nel tempo potra’ constatarne i benefici.Deve avere molta pazienza e pensare che una donna avra’ sempre bisogno di una donna di cui fidarsi nella vita. E quale migliore persona se non la madre!! Le auguro di riuscire a stabilire con sua figlia un rapporto migliore, privo di paure ed insicurezze. Vi dovrete fidare a vicenda.Se vuole mi faccia sapere come andra’ in futuro

  3. Rina

    Anch’io sono una mamma alienata. Ho 3 figli adulti e dopo 40 anni di matrimonio mi sto separando da mio marito. Leggendo il suo articolo mi sono resa conto che i miei figli, hanno messo in atto nei miei confronti tutti gli atteggiamenti da lei descritti. Solo ora ho capito che, nel cercare di gestire al meglio un rapporto matrimoniale con un narcisista, ho distrutto la mia vita e incosapevolmente ho concesso a mio marito tutto il tempo necessario per attuare un’alienazione genitoriale che si sta rilevando solo ora in maniera accentuata. Mi ha fatta apparire come genitore prepotente che a tutti i costi voleva raggiungere gli obiettivi senza evidenziare la mia forza di volonta’ contro il suo comportamento ostacolativo. Ora i miei figli rinnegano la necessita’ di abitare in una bella casa. Rifiutano e rinnegano qualsiasi loro necessita’ che io offro in quanto non vogliono affrontare il padre. Affermano il loro interesse a frequentare l’universita’, ma non vogliono che io ne sia fiera….Nei miei confronti hanno un comportamento duro e punitivo tanto che mio figlio maggiore non mi permette di vedere mia nipote dopo 3 anni che mi occupavo di lei. Inoltre la mia situazione si e’ veramente complicata, mio marito mi ha isolata parlando male di me ad amici e parenti. Vorrei, per favore, dei consigli anche per evitare seri problemi di salute. La ringrazio e cordialmente la saluto.

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buongiorno Sigra Rina,
      purtroppo quando la situazione e’ cosi seria perche’ frutto di anni ed anni di condizionamento negativo nei suoi confronti ci sono solo alcuni accorgimenti da tenere. Innanzi tutto come dice giustamente lei, la sua salute deve diventare la priorita’ e questo significa dare piu’ importanza a se stessi che agli altri compresi i figli. Il bisogno di tutelarsi deve diventare piu’ importante del dolore. La rabbia deve essere incalanata in modo positivo verso azioni che diano soddisfazioni personali. I suoi figli devono vedere in lei una donna forte, autonoma che non accetta piu’ di far dipendere la propria serenita’ dai loro comportamenti. In questo modo rompera’ il solito schema di carnefici vittima che si e’ instaurato fino ad ora. Diverso e’ il discorso legato ai nipoti che per legge lei ha il diritto di vedere. Per questo ne puo’ parlare con un avvocato. Per il resto non dia armi a nessuno di dire che lei ha problemi e tenga conto che lei e’ la prima che si deve amare. Mi faccia sapere se lo desidera come si evolveranno le cose. Le auguro un cambiamento serio in se stessa

  4. fabiana

    buon pomeriggio dottoressa intanto complimenti per l articolo. tutto quello che lei ha scritto rispecchia la mia vita da 4 anni. sono mamma di 4 figli e e sono 4 anni e piu che i miei figli tutti mi rifiutano sono scomparsa dalla loro vita e sono stata sostituita da un altra mamma anch’ essa secondo me vittima di manipolazione a sua volta.
    il mio ex marito ha programmato e manipolato i miei bambini per distruggermi tant è che ci è riuscito.

    sono stata allontanata da loro con l indifferenza ed il disprezzo con false accuse di maltrattamenti (ancora ad oggi non dimostrati) sono stata dimenticata come una scarpa vecchia.

    il mio dolore è troppo grande (la giustizia è lenta e a volte anche ingiusta.. i servizi sociali non servono a nulla anzi ci godono nel vedere tutta questa disperazione quasi fosse una punizione quasi come dire: ti sta bene i tuoi figli non ti guardano piu te lo meriti).

    dopo 4 lunghi anni alla fine ho mollato la presa ebbene si! non ho piu voluto sottostare alle cattiverie di ex marito manipolatore e ho lasciato stare i miei figli con mio sommo dolore.

    Non si tratta di vigliaccheria o di codardia ma ora come ora non posso fare nulla per cambiare questa situazione è come ogni giorno essere privati di un ramo a poco a poco lentamente. tutto questo ti disintegra la vita e per quanto io sia rimasta sempre per cercare di ricostruire un rapporto con i miei bambini non ci sono mai riuscita il lavaggio del cervello era sempre troppo grande.

    non ho piu saputo niente di loro in questi anni ho solo avuto la consapevolezza di non far piu parte della loro vita e di questo purtroppo ho un vuoto che rimarra per sempre nella mia esistenza.

    ho letto molto sull alienazione e so che magari gli adolescenti plagiati nel loro cuore non pensano tutto quello che invece dimostrano nei confronti del genitore alienato ma io sono arrivata ad un punto di non ritorno.

    spero solo che il loro risveglio se ci sarà un domani non sia devastante.

    grazie
    un abbraccio

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buonasera Fabiana,
      comprendo moltissimo il suo dramma ed il suo dolore. Apprezzo anche molto il suo sfogo dove e’ evidente la sua accettazione di una situazione che per lei e’ risultata troppo difficile, come insormontabile e irrisolvibile. Vorrei dirle pero’che lei, sia pur nella lontananza e assenza, non smettera’ mai di essere la mamma dei suoi figli e forse un giorno le tornera’ il desiderio ed il coraggio di riprendere la lotta per riappropriarsi del suo diritto ad essere considerata tale. Non conosco la sua storia ma credo che lei si sia trovata completamente sola in una situazione molto complicata.Se avra’ ancora voglia di scrivermi lo faccia pure e si ricordi sempre che coraggio e forza nascono, crescono e si rafforzano solo dentro di noi. Aspettarsi questo dagli altri e’ raro e spesso improbabile. Le auguro il meglio dalla sua vita.
      Un abbraccio anche a lei

  5. Fabrizio

    Buonasera dottoressa,
    Io sono un padre alienato, mio figlio di 21 anni da 2 non vuole più parlare con me, non mi vuole più vedere.
    Alla base oltre forse una mia involontaria trascuratezza nei suoi confronti e della mamma, c’è una motivazione dovuta ad un mio crollo economico che ha travolto la famiglia dopo una fase di agiatezza. La madre non ha accettato la situazione prendendo la parte di vittima totale e incolpandomi di aver messo a rischio la stabilità economica di mio figlio glielo ha fatto sempre chiaramente presente.
    Anche i parenti hanno fatto la loro parte incolpandomi di fronte a lui del danno economico che avevo fatto
    (ad ora sto lavorando sodo per sistemarlo).
    Siamo separati e non per mio volere.
    Lui sta con lei senza aver nessun contatto con me. La madre mi dice Leo non ti vuole vedere. Leo dice che se ci sei te non viene lui. Non so a questo punto quanto sia lui o sia anche lei tramite lui.
    Le lascio immaginare il mio stato d’animo.
    Come potrei ristabilire un contatto con lui per parlarci e poter esporre le mie ragioni visto che le volte che ho provato ad avvicinarlo mi fa la faccia nera e mi scaccia?
    Devo lasciarlo stare o devo insistere anche se si può arrabbiare?
    Mi farebbe piacere un consiglio su come posso comportarmi.
    Grazie
    Oppure che consiglio mi

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buongiorno, purtroppo in queste situazioni non esiste il suggerimento perfetto perche’ sia se lei accettasse il volere di suo figlio di non vederla sia se lei lo cercasse insistentemente non otterrebbe il risultato desiderato. Tutto dovrebbe essere portato avanti in un “gioco” di equilibri tra il rispetto della lontananza e il far sapere che lei c’e’, lo ama ed e’ pronto sia ad ammettere che a rimediare ai suoi errori. Per quanto la madre provi ad alimentare il rancore nei suoi confronti, lei rimane sempre il padre e se ci pensa bene, da quello che mi dice, e’ da due anni che non la vuole piu’ vedere. Questo significa che prima c’era un rapporto !! Quindi non lasci andare tutto ma si armi di una grande pazienza e senza mai tirare in ballo la sua ex moglie ogni tanto gli faccia sapere che gli manca e che lo pensa. Il tempo di solito e’ galantuomo. Le auguro un giorno di riconquistare la fiducia di suo figlio che dovra’ capire che perfetti non siamo e che l’importante e’ riconoscere quando si sbaglia come lei sta facendo. Se vorra’ mi faccia sapere. Un caro saluto.

  6. Maria pia Gentile

    Buongiorno dottoressa
    Sono 5 anni che non vedo i miei due figli all’epoca lui 18 anni e mezzo e lei 17 anni appena compiuti… ho chiesto il divorzio dopo 20 anni di duro matrimonio e il mio ex marito a fatto il lavaggio del cervello ai miei bimbi facendomi apparire una donnaccia… mio figlio mi ha picchiata e maltrattata andando per le strade a gridare che io ero una p….. io sono rimasta in Germania mentre loro abitano col padre e i nonni… per 20 anni mi sono sempre e solo occupata della mia famiglia lavorando sodo per potergli permettere tutto e non fargli mancare nulla… in cambio mi hanno rinnegata picchiata e calunniato… mi ritrovo malata di depressione lavoro ma il mio cuore non è felice… mi sento morta dentro… e dei giorni sprofondo senza voglia di vivere… un abbraccio

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buonasera Maria Pia, purtroppo lei non e’ l’unica a cui e’ accaduta una situazione simile. Essere rinnegata da un figlio e’ uno dei piu’ grandi dolori che poi rimangono insanabili. Le posso consigliare pero’ di non farsi divorare da quel dolore perche’ lei merita rispetto e non un’umiliazione che il suo ex marito e’ riuscito a farle provare strumentalizzando i figli.Dovranno essere i suoi figli a voler uscire da quella manipolazione e se cosi non sara’ non si neghi anche lei l’Amore che si merita. Un abbraccio e sia forte

  7. Monica

    Buongiorno Dottoressa, mi chiamo Monica sono una mamma alienata….da due anni mi sono dovuta allontanare da casa perché la vita era insopportabile le vessazioni da parte di mio marito erano tante anche documentare con registrazioni….ho due figli uno di 27 è uno di 22. Quando mi sono allontanata anche loro erano consenzienti e avevano accettato il mio distacco perché vedevano che il rischio di stare a casa era troppo grande ( la mia incolumità) i primi tempi ci sentivamo al telefono poi le cose sono cambiate mio figlio di 27 mi ha bloccato il telefono mi da della ladra e mille altre colpe dettate dal padre…il figlio piccolo davanti al giudice alla domanda con chi vuoi stare a espressamente detto che lui è il padre avevano raggiunto un equilibrio…la morte nel cuore per me..io ho sempre dato tt per i miei figli fatto anche da sguattera se così si può dire accontentati in tt e coperti anche quando combinavano qualcosa li coprivo dalla crudeltà del padre….così andava bene….adesso mi hanno girato le spalle nn riesco ad accettare tt questo quello che dice il padre è sempre perfetto…ho il cuore spezzato come posso agire….Aspetto una sua risposta grazie di cuore.

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buongiorno Monica, le persone come il padre dei suoi figli che lei mi descrive come capace di fare tante vessazioni nei suoi riguardi non stupisce che con i suoi continui comportamenti negativi nei suoi riguardi possa aver condizionato i suoi figli. Una volta che lei si e’ allontanata da casa la negativita’ precedente potrebbe aver iniziato a circondare anche il suo ricordo e chissa’ anche quante cose alterate potrebbero essere state dette o raccontate che noi non sappiamo.Non dimentichi pero’ che i suoi figli sono adulti, pertanto la responsabilita’ di cio’ che sta accadendo non puo’ piu’ essere data al loro padre. Sono loro ormai che le devono del rispetto, smettendo di puntarle il dito contro e ricordando sempre che lei e’ la loro madre. Monica lei e’ andata via per non subire piu’, non se lo dimentichi.Spero che qualcosa cambi in meglio per lei sotto tanti punti di vista

  8. Maria

    Carissima Dottoressa, ho letto ora il suo prezioso articolo. Ieri mio figlio, il piccolo di 20 anni mi ha definitivamente bloccato. Da quando mi sono separata ho dovuto lottare x non essere travolta dalla cattiveria e dalla maldicenza del mio ex marito, dalla sua famiglia ma purtroppo anche dai miei genitori che hanno da sempre incarnato vittima, mia madre, carnefice, mio padre. Ho cercato di fare di tutto per parlare con mio figlio, dagli forza, sostegno e serenità, ma dovendo trasferirmi per lavoro fuori, ho perso sempre più credito e dignità. Andrea ha trovato una famiglia,della sua fidanzata, che lo ha accolto e mi ha totalmente rifiutato. Mi hanno allontanato considerandomi pericolosa e destabizzante per il ragazzo. Mi sono rivolta ad un avvocato ma essendo il ragazzo moggiorenne risultava innutile qualsiasi cosa. Ho cercato il padre, gli ho chiesto, tramite messaggi perché lui ha interrotto qls comunicazione con me, di andarlo a prendere e farlo ragionare. Ma niente, il padre ha deciso che li con questa famiglia Andrea sta bene. È un anno che non vuole più vedermi, e non accetta di sentirmi al telefono. Mi invia solo messaggi di ricatti economici con cifre sempre più lontane dalle mia possibilità. Pretende che sostenga solo lui, io ho due figli tutti e due maggiorenni, invio soldi ad entrambi perché da quando tre anni fa ho trovato questo lavoro il mio ex non da più niente. Sono stremata, mi ha lasciato sola piena di debiti da pagare e senza dignità di genitore. Mi faccia sapere a chi posso rivolgermi. Ho fatto anche un percorso terapeutico perché sono stata molto male.
    Grazie
    Maria

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buonasera Maria, comprendo perfettamente il suo disagio dettato dal rifiuto e dalla solitudine. Purtroppo come le ha detto il suo avvocato suo figlio ormai e’ maggiorenne e legalmente non si puo’ fare nulla. L’unica cosa che lei puo’ fare e’ riprendere un percorso terapeutico per elaborare la situazione, farle superare il dolore e renderla piu’ forte per affrontare sia il presente che il futuro anche in prospettiva di una nuova figura da presentare ai suoi figli

  9. fabiana

    buonasera dottoressa.. quasi 6 anni senza i miei 4 figli alienati da una propaganda senza fine alla loro mente contro una mamma che li ha sempre amati…
    indottrinati da una falsa ideologia e poi buttati alla sbaraglio vigliaccamente facendo passare attraverso la loro bocca tutto l odio di un genitore che non ama i propri figli (altrimenti non avrebbe causato tutto cio) e aiutato sapientemente dal braccio destro che in teoria avrebbe giurato lealta… onore.. giustizia con un codice etico e deontologico… dove le menzogne invece di venire punite dai tribunali assumono verita inconfutabili… allora dopo tutti questi anni sto cercando di elaborare questo DOLOROSO LUTTO CHE NON HA FINE con la speranza che un giorno DIO possa farmi ritrovare i bambini di ieri… quei bambini che amavano la loro mamma incondizionatamente e non dei soldati pronti al plotone d esecuzione.
    un abbraccio

  10. fabiana

    buoansera dottoressa quasi 6 anni interminabili di propaganda nella mente dei miei 4 figli… indottrinati da una falsa ideologia che li ha condotti nell odio e nel rifiuto verso una mamma.. mandati in guerra da chi vigliaccamente malato di vittimismo è rimasto dietro le quinte distruggendo cosi anche la loro personalità.. aiutato sapientemente da chi ha giurato lealta.. onore.. etica e deontologia ma che in realtà non sa nemmeno cosa sia… dove la verità è stata coperta dalle menzogne nei tribunali… e cosi dopo tutti questi anni sto cercando di elaborare questo DOLOROSO LUTTO NEL MIO CUORE E NELLA MIA MENTE….
    spero solo che DIO un giorno possa farmi ritrovare i bambini di ieri dolci e amorevoli… se tutto questo un giorno accadrà i miei figli saranno finalmente liberi di vivere.
    un abbraccio grande.

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buonasera Fabiana,capisco il suo dolore, la sensazione di lutto nel cuore ma non molli mai. Lei e’ la madre e nessuno potra’ mai cancellare questo, NESSUNO. Sia resiliente e resista. Non sappiamo quando ma un giorno lei riavra’ vicino i suoi figli. Glielo auguro davvero

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