Le tante facce della sofferenza di un figlio nei casi di separazione

In tutti i casi di separazione, prima di tutto vanno rispettati i figli. Non li rispetta chi non tiene in considerazione loro, chi li strumentalizza per vendicarsi di vecchi rancori o chi non accetta la separazione stessa. Non li rispetta chi non li ascolta e chi pensa che se un bambino parla male di un genitore allora va subito tolto da quel genitore senza ave appurato nulla. Non li rispetta chi, di fronte ad una alta conflittualità genitoriale, li porta via creandogli un nuovo trauma. Non li rispetta chi inquisisce il padre o la madre in modo superficiale facendo sentire cosi al figlio/i l’angoscia di avere un genitore sbagliato. Non li rispetta chi chiede loro di scegliere tra mamma e papà, chi li lascia soli ad avere paura di non vedere più uno dei due o tutti e due.
Non li rispetta chi bolla uno dei genitori di fronte ai figli come pazzo/a, cattivo/a, egoista, traditore. I bambini e i ragazzi devono sentire che quel padre e quella madre li amano anche se sono stati coniugi sbagliati con tanti errori compiuti anche a volte gravi. Nessuno deve fare in modo di intaccare la figura genitoriale all’interno di un figlio. Quel bambino/ragazzo sarà l’uomo/donna del domani e non saprà esserlo in modo stabile ed equilibrato se qualcuno o anche un genitore stesso gli avesse tolto uno dei punti fondamentali per una crescita sana. Se una famiglia è conflittuale va aiutata all’interno non allontanando nessuno. Il professionista, stando all’interno, monitorando, facendo colloqui, seguendo la famiglia anche se separata senza ovviamente schierarsi potrà arginare un’eventuale strumentalizzazione dei figli, potrà contenere il genitore che vuole demolire l’altro agli occhi dei figli. E se ancora in Italia non esiste questa figura professionale. quella del Coordinatore genitoriale, nessuno, se non di fronte a gravi violenze, può decidere di staccare un figlio dai genitori. Basta approfondire caso per caso ed intervenire su chi sta interferendo con la vita di quella famiglia senza dare spazi ad abusi di potere o calunnie che non portano altro che a finte chimere di potere e ottengono solo tanta sofferenza non richiesta e pericolosa in tutti, in particolare nei figli.

Dottsssa Stefania Jade Trucchi

6 Comments

  1. Daniela Mencoboni

    La figura del coordinatore genitoriale non esiste, ma ci sono comunque figure professionali specializzate a sostegno della famiglia separata. Ma come fare quando un genitore si oppone agli incontri?

    • Buongiorno purtroppo non si puo’ obbligare un genitore agli incontri, alcuni poi non sono affatto alla ricerca di un riequilibrio ma anzi vogliono proseguire nel conflitto. Cerchi di essere lei almeno un punto di riferimento stabile sperando che l’ altro cambi idea

  2. sara renier

    Ho bisogno di capire: mi sono separate 11anni fa ho un figlio di 13anni. Il padre se ne andato quando aveva 3anni.il padre vive a Roma noi a Venezia. Ho provato in tutti questi anni che il rapporto fra padre e figlio restasse. Che cosa devo fare se il padre non chiama non viene a vederlo? Gli promette tante cose al figlio ma poi alla fine il nulla….quando mi arrabbiò gli dico chiamò il papa e lui di risposta: il papa nonmi dice nulla lui non c’e. E poi mi guarda e mi dice mamma non mi lasciare mai solo.
    Mi aiuti lei.

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buongiorno, mi sembra che lei stia facendo tutto il possibile per suo figlio
      e che lui lo capisca e lo apprezzi.
      Fa bene a non parlare male del padre perchè si otterrebbe l’effetto contrario.
      Suo figlio suscita tenerezza ma pensi che ha le sue risorse per diventare un
      ragazzo forte. Spero che rimaniate sempre cosi uniti.
      Cordiali saluti

  3. Andrea Dondolini

    Buonasera,
    sono separato da 6 anni circa, mio figlio vive con la madre a Milano, io a Roma per una serie di vicissitudini. Dopo un contenzioso legale, adesso abbiamo regolarizzato tra le altre cose anche le visite ed i periodi che mio figlio deve trascorrere con me. Il problema è la violenza della madre, in tutto questo tempo non ha mai smesso di strumentalizzare ogni cosa, accecata da vecchi rancori che non ha mai digerito. Mio figlio soffre molto di questa situazione, soprattutto perché con me ha un buon rapporto, mentre con la madre non riesce nemmeno a parlare in quanto lei non tiene conto dei suoi desideri e delle sue volontà. Ogni azione è fatta per colpire me, usando come strumento il ragazzo.
    Non potendo obbligare l’altro genitore a ricorrere all’aiuto di uno specialista, come posso aiutare mio figlio nel recupero del rapporto con la madre? E soprattutto come posso aiutarlo a crescere senza la convinzione che con la prepotenza si ottiene tutto ciò che si vuole? Grazie.

    • Uscire dalla violenza di stefania jade trucchi

      Buongiorno,
      sono molto dispiaciuta per suo figlio e allo stesso tempo però mi sento di farle i complimenti per come lei gli sta vicino.Molti genitori nella sua situazione non pensano affatto a riavvicinare il proprio figlio al genitore che parla male di lui e lo vuole allontanare.Già questo suo modo di non reagire ad aggressività con aggressività aiuta il suo ragazzo a farlo sentire più forte e meno solo di fronte alla violenza materna. Posso anche dirle che lei è il padre e in quanto uomo sarà un modello con cui maggiormente si identificherà suo figlio, pertanto continui ad essere la figura autorevole e affettuosa che è stata fino ad ora. Vedrà che nel tempo si vedranno gli effetti positivi.Se vorrà mi faccia sapere come sta andando.
      Un cordiale saluto

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